Camilla De Luca presenta:
"Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" di Carlo Emilio Gadda




Carlo Emilio Gadda (Milano 1893, Roma 1973)
La sua infanzia è caratterizzata da una serie di eventi traumatici che faranno nascere in lui l'idea di un “male oscuro” di cui parlerà in “La cognizione del dolore”e in "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" considerati come i suoi capolavori. Partecipa alla prima guerra mondiale dal 1915 al 1917, esperienza da cui nascerà un diario pubblicato a posteriori.
Laureato in ingegneria, si impegna nello studio della filosofia senza conseguire la laurea; nonostante ciò, questi anni di studio saranno fondamentli per gli sviluppi del suo pensiero e la sua produzione letteraria, la quale verrà pubblicata dalla casa editrice Garzanti in 6 volumi.
Gadda è considerato un grande scrittore sperimentale e classico, per il suo immenso patrimonio culturale umanistico, scientifico, civile, grazie ai quali rinnova profondamente la narrativa italiana del XX secolo.

"Quer pasticciaccio brutto de via Merulana"
Il romanzo è ambientato nella Roma fascista del 1927.
Il commissario Don Francesco Ingravallo( Don Ciccio) è incaricato di svolgere un'inchiesta su un furto di gioielli. La vittima é la sig.ra Menegazzi, veneta di origine, vicina di casa dei coniugi Balducci, una coppia di amici di Ingravallo, tutti abitanti del palazzo n.219 di via Merulana. Dopo poco tempo, la signora Balducci viene trovata senza vita. Ingravallo allora, affianca le indagini del furto a quelle dell'omicidio, i quali come si scoprirà più avanti,avranno molto in comune. Attraverso gli interrogatori e i sospettati, Ingravallo si muove tra i diversi strati della società fascista e del suo pensiero.
Conduce il lettore attraverso una visione del mondo filosofica e pessimista, in cui l'omicidio di Liliana è il diretto risultato del “male endemico” che governa il mondo e l'Italia, il quale rende qualsiasi fatto un groviglio o meglio un pasticciaccio..